COmunicati stampa

Crisi polo petrolchimico. Parte la mobilitazione.

Venerdì 10 Giugno manifestazione di protesta di tutti i lavoratori – Invito aperto alle istituzioni, ai sindaci, alla politica, al mondo delle imprese e al territorio.

31 maggio 2022. E’ giunto il momento di inasprire la lotta, battere i pu-gni sul tavolo e gli scarponi per terra come si faceva una volta. Non vorrei che qualcuno scambiasse la buona educazione, il buonsenso e il forte richiamo alla responsabilità sociale fini qui dimostrati, per debo-lezza.
Sospesi fra il “ Non più e il non ancora” la nostra realtà industriale è sempre più vicina alla deriva.
Abbiamo chiesto invano al Presidente Draghi un tavolo di confronto au-torevole dove venga tracciato un percorso condiviso. Ma così non è stato. E a Priolo il rischio che salti l’intero sistema di raffinazione si fa ogni giorno sempre più concreto. C’è bisogno di Politica e la Politica ha bisogno di pensiero, di dibattito, di ricerca, di contatti, di confronto e di ipotesi. In una parola dell’intelligenza degli avvenimenti e non certa-mente dell’ antica dimensione del silenzio più ingombrante e deflagran-te di qualunque parola.
Siracusa merita una risposta da parte del Governo Draghi. Migliaia di lavoratori potrebbero perdere il lavoro e questo è socialmente ed eco-nomicamente impensabile e insostenibile. Alla debolezza ormai con-clamata della rappresentanza politica provinciale e regionale occorre opporre la fermezza del territorio in tutte le sue articolazioni istituziona-li, sociali e imprenditoriali.
Il Polo industriale siracusano ha le infrastrutture per essere protagoni-sta in questa nuova stagione di transizione energetica e non accette-remo soluzioni al ribasso. Siamo di fronte a una transizione che va go-vernata. Ma non lo stiamo facendo.
Il settore della raffinazione ha cicli di investimento di 6-7 anni. Se le nostre imprese smettono di investire oggi, al 2030 i nostri impianti non ci arrivano. Chiuderanno prima, molto prima. Con una doppia beffa: da una parte il Paese non avrà il petrolio da raffinare in prodotti di cui ha ancora bisogno, dall’altra 10.000 posti di lavoro andranno in fumo. Per queste ragioni, invitiamo tutti, lavoratori, Sindaci, rappresentanze politi-che, istituzioni, imprese e l’associazionismo civico ad unirsi a noi Ve-nerdì 10 giugno dalle ore 8 in poi presso il Piazzale antistante la Porti-neria ISAB Nord (CR) Priolo.

Il Seg. Gen. CGIL

Roberto ALOSI

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